Stanchezza e sonnolenza: cause, sintomi e trattamenti

In ambito clinico, è fondamentale distinguere con precisione i concetti di “stanchezza” e “sonnolenza” poiché essi si riferiscono a condizioni fisiologiche distinte.

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Stanchezza e sonnolenza

L’uso non accurato di questi due termini può condurre a un’errata interpretazione dei sintomi riferiti dal paziente, ostacolando quindi la corretta diagnosi e gestione clinica del problema.

Per evitare che questo accada, vediamo quindi come distinguere la stanchezza continua dalla sonnolenza e scopriamo quali sono le principali cause e i trattamenti medici esistenti.

 

1. Che cos’è la stanchezza?
2. Sintomi della stanchezza eccessiva
3. Come distinguere la stanchezza dalla sonnolenza?
4. Cause della stanchezza cronica
5. Come combattere stanchezza e sonnolenza?

 

Che cos’è la stanchezza?

La stanchezza è uno stato psicofisico caratterizzato da una riduzione della capacità di svolgere attività per mancanza di energie. Spesso, per indicare tale condizione vengono utilizzati anche termini sinonimi come “fatica” e “spossatezza”.

Questa condizione può manifestarsi in maniera episodica e transitoria, spesso risolvendosi con il riposo o la riduzione dello stress. Tuttavia, può anche presentarsi come un fenomeno persistente e duraturo, in cui il recupero energetico richiede più tempo.

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Sintomi della stanchezza eccessiva

Sebbene il senso di stanchezza perenne sia esso stesso un sintomo, esso funge anche da campanello d’allarme per identificare la presenza di un malessere diffuso. I più comuni sintomi della stanchezza cronica sono:

  • mancanza di energie: si tratta di uno dei sintomi più evidenti, che può tradursi in una sensazione generale di stanchezza mentale e/o fisica e che può incidere significativamente sulla capacità di un individuo di eseguire le normali attività quotidiane.
  • sonnolenza: alle volte, la stanchezza si manifesta attraverso la sonnolenza che però non può non essere mitigata da un sonno adeguato.
  • difficoltà a pensare: tale sintomo, comunemente descritto con il termine “nebbia cerebrale” compromette l’abilità di concentrarsi, di ricordare informazioni o di prestare attenzione.
  • apatia: in questo caso, il soggetto presenta una diminuzione dell’interesse o della motivazione a intraprendere azioni o attività che normalmente verrebbero viste come gratificanti o interessanti.

Nel caso in cui foste interessati da una stanchezza inspiegabile o aveste difficoltà a pensare con chiarezza, non esitate a contattare il vostro medico. Più tempestiva è la diagnosi, più rapidamente si potrà intervenire sul problema.

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Come distinguere la stanchezza dalla sonnolenza?

Mentre la stanchezza perenne si manifesta con una sensazione di spossatezza generalizzata o esaurimento, la quale può derivare da patologie in corso, deficit nutrizionali, dall’assunzione di un farmaco o da uno stile di vita errato; la sonnolenza si caratterizza come un bisogno crescente di sonno e una difficoltà nel mantenere uno stato di veglia. 

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Quest’ultima, poi, diventa un problema se si manifesta in modo specifico durante il giorno. In effetti, l’eccessiva sonnolenza diurna può essere una conseguenza di disturbi legati al sonno e, nei casi in cui tale condizione tenda a persistere nel tempo, è sempre bene rivolgersi al proprio medico curante.

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Cause della stanchezza cronica

Per capire le cause della stanchezza cronica e della sonnolenza continua bisogna tenere conto di una varietà di fattori. Ecco un elenco delle cause più comuni:

  • Disturbi del sonno: La privazione del sonno (insonnia) o un sonno disturbato (ad esempio dall’apnea notturna) può portare a una mancanza di energia fisica e mentale che, se non trattata, può degenerare in un senso di stanchezza perenne.
  • Comportamenti e scelte di vita non ottimali: un regime alimentare squilibrato, insieme a una ridotta attività fisica, possono contribuire significativamente alla debolezza, alla stanchezza e alla sonnolenza.
  • Fattori psicologici: Lo stress cronico, la depressione e le situazioni di vita difficili (come un lutto o l’arrivo di un nuovo membro in famiglia) possono determinare un senso di fiacchezza e sonnolenza continuo.
  • Cambiamenti ormonali: cambiamenti ormonali legati a fasi di transizione biologica, come la pubertà, la gravidanza o la menopausa possono manifestarsi con una sensazione di carenza di energia.
  • Malattie: Molte malattie possono indurre stanchezza fisica e mentale.
  • Celiachia: la mancanza di energie può verificarsi anche nel caso in cui una persona soffra di celiachia. In questi casi, spesso, la stanchezza si manifesta assieme ad altri sintomi, quali la diarrea, l’anemia o la perdita di peso.
  • Trattamenti medici e farmaci: alcuni trattamenti medici, come ad esempio la chemioterapia, possono avere come effetto secondario l’astenia e la fiacchezza.

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Come combattere stanchezza e sonnolenza?

Se la stanchezza e l’apatia non sono causate da malattie o trattamenti farmaceutici, allora per trattare tale malessere è possibile mettere in atto alcuni comportamenti fondamentali

  • Svolgere attività fisica: fare esercizio con regolarità è un ottimo modo per combattere la stanchezza. L’ideale è svolgere almeno 30 minuti di movimento al giorno, senza però strafare per non correre il rischio di finire l’attività più stanchi di prima.
  • Seguire un regime alimentare equilibrato: una dieta ricca di cibi vegetali, fibre e con proprietà antiossidanti può fare la differenza per combattere la stanchezza. Il consiglio è quello di aumentare l’assunzione di frutta, verdura, cereali integrali e pesce e ridurre invece gli snack zuccherati e ricchi di conservanti.
  • Pasti frequenti e leggeri: se vi sentite stanchi dopo aver mangiato molto, provate a fare pasti più piccoli e più frequenti.
  • Controllo del peso: i soggetti obesi o in sovrappeso possono sentirsi meno stanchi perdendo qualche chilo. È importante discutere con il proprio medico l’obiettivo da raggiungere.
  • Sonno di qualità: dormire bene è cruciale. La maggior parte degli adulti necessita di 7-9 ore di sonno per notte. Se avete difficoltà a dormire, potreste sentirvi stanchi continuamente.
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In merito a quest’ultimo punto, per migliorare la qualità del riposo puoi mettere in atto alcuni comportamenti che potrebbero fondamentali, come andare a letto e svegliarti sempre alla stessa ora, mangiare sano, ridurre l’uso di alcol e caffè o evitare i riposini pomeridiani.

Cosa fare quando i sintomi persistono

Tuttavia, se sospetti che la fiacchezza e la sonnolenza siano frutto di disturbi legati al sonno, allora potresti valutare di eseguire una polisonnografia. Si tratta di un esame medico non invasivo che permette di monitorare l’attività del cervello, del respiro e del cuore durante le ore di riposo. Questo esame, inoltre, è gold standard per la diagnosi delle apnee notturne e può essere utilizzato anche per il monitoraggio della terapia dei pazienti con diagnosi di disturbi respiratori. 

Se hai difficoltà a dormire durante la notte e desideri consultare uno specialista per effettuare una diagnosi del tuo riposo e definire una terapia, puoi rivolgerti a Sonnocare, la struttura specializzata nella Medicina del Sonno che offre prestazioni sanitarie di eccellenza in tempi celeri e senza attese.

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Fonti e riferimenti

When fatigue leaves you drained, depleted, and dumbfounded. By Maureen Salamon, Executive Editor, Harvard Women’s Health Watch [Harvard Health Puplishing]
Feeling Fatigued? National Institutes of Health [News In Health]

 

Sonnocare è un centro che si occupa di Medicina del Sonno specializzato nella cura dei disturbi del sonno. Il centro svolge attività ed esami per la diagnosi e la definizione dell’iter terapeutico delle principali patologie del sonno. Se ha bisogno di prenotare un esame scrivici o chiama direttamente la nostra segreteria al numero +39 081 3779573.          

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