Pavor nocturnus negli adulti: individuare e risolvere il problema
Il pavor nocturnus negli adulti è un disturbo del sonno che determina risvegli improvvisi accompagnati da un’intensa sensazione di paura.
Il terrore notturno o pavor nocturnus negli adulti è un disturbo poco frequente, in quanto colpisce prevalentemente i bambini e tende a scomparire con la crescita. Quando la problematica permane anche in età matura è bene rivolgersi a un centro del sonno in cui un team specializzato di medici, dopo aver fatto diagnosi, prescriverà il trattamento maggiormente adeguato alla condizione. Ciò è fondamentale per migliorare la qualità della vita di chi ne soffre e del partner con cui si condivide il letto.
Il pavor nocturnus negli adulti si manifesta con risvegli improvvisi durante la fase profonda del sonno, quella non-REM (NREM), che sono accompagnati da sensazioni di intensa paura seguite da grida e agitazione. Rispetto al terrore notturno dei bambini il pavor nocturnus negli adulti è una condizione più complessa e persistente in cui si assiste a un’alterazione del benessere psicofisico. In questo articolo esploreremo nel dettaglio la problematica, i suoi sintomi, come fare diagnosi e le migliori strategie per affrontare al meglio il disturbo e portarlo a risoluzione.
1. Cos’è il pavor nocturnus negli adulti
2. Differenze tra incubi e pavor nocturnus negli adulti
3. Cause e fattori di rischio del pavor nocturnus degli adulti
4. Cosa fare se si assiste a un episodio di pavor nocturnus negli adulti?
5. Diagnosi del pavor nocturnus negli adulti
6. Trattamenti
Cos’è il pavor nocturnus negli adulti
Il pavor nocturnus negli adulti è una condizione di intensa paura che si manifesta con agitazione psicomotoria e grida e dura da pochi secondi fino a qualche minuto. Tale patologia affligge una piccola fetta della popolazione, si parla del 2% degli individui che hanno più di 18 anni. Questa, però, è solamente una stima perché spesso la problematica viene sottovalutata o ignorata da chi ne soffre. Infatti, in presenza di pavor nocturnus il soggetto di frequente non ricorda l’intensa paura provata durante il sonno. Questa condizione si può ascrivere tra le parasonnie, ovvero disturbi comportamentali che si manifestano durante il sonno.
Sintomi del pavor nocturnis negli adulti
Conoscere i sintomi del pavor nocturnus negli adulti aiuta la persona con cui si condivide il letto, che spesso viene risvegliata, a comprendere la condizione e indurre chi ne soffre a rivolgersi a un professionista. Durante un episodio di terrore notturno il soggetto può avere gli occhi aperti ma in realtà sta ancora dormendo, quindi, parole o gesti di conforto sono vani. In tali circostanze possono presentarsi:
- Urla
- Pianti
- Agitazione motoria e deambulazione in giro per la stanza
- Battito cardiaco accelerato
- Aumentata sudorazione
- Respiro affannato.
Quando il pavor nocturnus si risolve il soggetto riprende il suo normale ciclo del sonno e la mattina dopo non ricorda niente dell’accaduto o conserva frammenti confusi della circostanza. Non è raro che più episodi di pavor nocturnus si susseguano durante la notte.
Differenze tra incubi e pavor nocturnis negli adulti
Molto spesso si fa confusione tra incubi e pavor nocturnus degli adulti proprio perché le due problematiche possono presentare alcune similitudini. Analizzando meglio le condizioni, però, si comprende che in realtà sono due eventi ben distinti:
- Gli incubi si verificano nella fase REM (Rapid Eye Movement), caratterizzata da un’intensa attività cerebrale. Il pavor nocturnus invece appare nella fase NREM.
- Chi vive un incubo notturno al risveglio è consapevole di ciò che stava sognando, ricorda la situazione che stava vivendo e la circostanza che ha indotto lo spavento. Invece nel pavor nocturnus si mantiene uno stato di semi incoscienza, al risveglio spesso non si ricorda nulla.
- Durante gli incubi i movimenti del corpo sono minimi proprio perché nella fase REM c’è un’inibizione del tono muscolare, mentre in concomitanza del pavor nocturnus degli adulti si attivano reazioni fisiche intense e violente che possono portare il soggetto anche ad alzarsi e muoversi per la stanza.
Cause e fattori di rischio del pavor nocturnus negli adulti
Il pavor nocturnus negli adulti può essere innescato da una grande varietà di cause e fattori, che spesso si presentano in combinazione tra loro. I principali sono:
- Genetica, si ipotizza che le parasonnie siano in parte ereditabili, di conseguenza anche il terrore notturno degli adulti può affliggere differenti componenti della stessa famiglia.
- Presenza di altri disturbi del sonno, spesso, infatti, il pavor nocturnus si manifesta in concomitanza con la sindrome delle gambe senza riposo, con il sonnambulismo e con il bruxismo.
- Ansia e stress, sono condizioni psicologiche che possono creare alterazioni del riposo e dare origine al terrore notturno. Quest’ultimo, infatti, potrebbe presentarsi nei periodi in cui c’è un intenso carico emotivo o in concomitanza di un’ansia cronica. Inoltre, non è raro assistere a pavor nocturnus in seguito a un disturbo da stress post-traumatico (DSPT) che si manifesta in seguito a un evento catastrofico o particolarmente violento.
- Privazione del sonno dovuto ai turni di lavoro notturni o ad abitudini irregolari.
- Consumo di alcol, droghe e alcuni farmaci, in particolare antidepressivi e stimolanti che alterano il sonno profondo e aumentano la probabilità di esordio di pavor nocturnus.
- Condizioni neurologiche o psichiatriche, come disturbi bipolari.
Cosa fare se si assiste a un episodio di pavor nocturnus negli adulti
I familiari e il partner di chi soffre di pavor nocturnus dovrebbero sapere cosa fare in presenza di una crisi per portarla velocemente a risoluzione senza conseguenze. A tal proposito è importante:
- Non svegliare il soggetto né durante né dopo l’evento.
- Rimuovere oggetti o mobili pericolosi soprattutto se il paziente tende a muoversi per la stanza o nel letto.
- Monitorare la frequenza degli episodi compilando un diario.
La collaborazione dei familiari è importantissima per superare questa problematica che ha un forte impatto sulla qualità della vita. Infatti, chi soffre di terrore notturno non di rado tende a sviluppare un’ansia anticipatoria che si manifesta prima di mettersi a letto, ciò può favorire la comparsa di nuovi episodi o l’esordio di insonnia e depressione.
Diagnosi del pavor nocturnis negli adulti
Quando si sospetta la presenza di pavor nocturnus negli adulti è bene contattare un centro specializzato nella medicina del sonno. Bisognerebbe rivolgersi a queste realtà soprattutto se il disturbo interferisce in modo invadente con la vita quotidiana e si trova associato con altri sintomi come depressione, ansia o perdita di memoria. In queste realtà un’equipe di medici e tecnici provvederà a fare un’anamnesi approfondita indagando la storia familiare, le patologie in atto o pregresse le abitudini del sonno e i sintomi con cui il disturbo si presenta. Per effettuare una diagnosi certa del pavor nocturnus negli adulti, l’equipe medica potrebbe anche chiedere al paziente di:
- Stilare un diario del sonno per individuare la frequenza degli episodi.
- Eseguire una polisonnografia, che può essere svolta sia a livello domiciliare che in ambulatorio. Durante questo esame si chiederà al soggetto di addormentarsi e durante il riposo si monitoreranno parametri come frequenza cardiaca, respiro, attività cerebrale, movimenti, ecc. Questo è indispensabile per fare una diagnosi differenziale con altre condizioni.
- Sottoporsi a una valutazione specialistica magari con un psichiatrica per constatare la presenza o l’assenza di disturbi dell’umore o della personalità.
Trattamenti
Dopo la diagnosi di pavor nocturnus negli adulti il professionista o il team di medici proporrà al paziente il trattamento maggiormente adeguato alla sua condizione. Infatti, non esiste una cura standard ma ci sono differenti strategie, da usare anche in concomitanza, per ridurre la frequenza e l’intensità degli episodi. Tra questi si possono citare:
- Terapia Cognitivo-Comportamentale, molto utile per soggetti che soffrono di ansia e stress perché aiuta a identificare le circostanze che creano tensione e consente di gestire il malessere e apportare una ristrutturazione cognitiva.
- Psicoterapia utile qualora il problema sia legato a traumi o ad alterazioni dell’umore.
- Farmaci, prescritti solo nei casi gravi. Si parla di benzodiazepine, antidepressivi triciclici o inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina.
- Melatonina da assumere qualora, in concomitanza con il terrore notturno, si riscontri anche un problema di alterazione del ritmo circadiano.
- Tecniche di rilassamento, tra cui yoga, training autogeno, meditazione ed esercizi di respirazione.
- Risvegli programmati qualora il pavor nocturnus negli adulti si verifichi sempre nel medesimo orario. In tal caso ci si può ridestare 15-30 minuti prima così che l’episodio non dovrebbe presentarsi.
Oltre a ciò, è sempre bene curare l’igiene del sonno, stabilendo degli orari per coricarsi e svegliarsi, evitando dispositivi con luce blu prima di mettersi a letto, dormire in una stanza completamente buia e con una temperatura intorno ai 16-18°C, ecc.
Il pavor nocturnus negli adulti è un disturbo poco conosciuto ma potenzialmente debilitante. Può influenzare non solo il sonno ma anche la salute mentale, le relazioni interpersonali e la qualità della vita. La buona notizia è che, con una corretta diagnosi e l’adozione di strategie terapeutiche adeguate, è possibile controllare e in molti casi ridurre sensibilmente la frequenza degli episodi.
Fonti e riferimenti
The sleepwalking/night terrors syndrome in adults. Crisp AH. Postgrad Med J. 1996 Oct;72(852):599-604. doi: 10.1136/pgmj.72.852.599. PMID: 8977941; PMCID: PMC2398608. [PubMed]
Behavioral and psychological treatments for NREM parasomnias: A systematic review. Mundt JM, Schuiling MD, Warlick C, Dietch JR, Wescott AB, Hagenaars M, Furst A, Khorramdel K, Baron KG. Sleep Med. 2023 Nov; 111:36-53. doi: 10.1016/j.sleep.2023.09.004. Epub 2023 Sep 6. PMID: 37716336; PMCID: PMC10591847. [PubMed]
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