Movimenti Periodici degli Arti (PLMs): cause, sintomi e trattamenti
I Movimenti Periodici degli Arti o PLMs, dall’inglese Periodic Limb Movements, sono una delle principali cause che determina un riposo notturno non ottimale.
I Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) rappresentano una condizione neurologica caratterizzata da movimenti involontari, ripetitivi e ritmici, che si manifestano durante le ore di sonno o prima di addormentarsi. I PLMs sono spesso associati a disturbi del sonno come la sindrome delle gambe senza riposo (RLS) e possono incidere negativamente sul benessere generale del paziente. In questo articolo esploreremo in dettaglio le principali cause, i sintomi caratteristici e i possibili trattamenti per gestire efficacemente i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs), con un focus sulle opzioni terapeutiche più innovative per migliorare la qualità del sonno e la vita quotidiana di chi ne soffre.
1. Cosa sono i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)?
2. Sintomi associati ai Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)
3. Cause dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)
4. Diagnosi dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)
5. Trattamenti dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)
Cosa sono i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)?
I Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) si possono definire come delle contrazioni ripetitive degli arti, soprattutto delle gambe, che si manifestano a intervalli regolari. Si tratta di movimenti involontari, performati senza alcuna consapevolezza, che si ripetono ogni 20-40 secondi. Nello specifico si parla di flessione o estensione delle dita dei piedi, delle caviglie e delle ginocchia. Nei casi più gravi i PLMs possono verificarsi centinaia di volte nel corso della notte, interrompendo il sonno e causando numerosi micro-risvegli che comportano importanti ripercussioni sulla qualità di vita sia di chi ne soffre ma anche del partner, qualora si condivida lo stesso letto. Un cattivo riposo notturno, infatti, determina stanchezza diurna, scarsa concentrazione e sonnolenza.
È bene sottolineare che siccome i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) si presentano durante tutto il periodo di riposo sono diversi dagli spasmi ipnotici, movimenti muscolari involontari che si verificano generalmente all’inizio del sonno e sono considerati benigni.
Sintomi associati ai Movimento Periodici degli Arti (PLMs)
In presenza di Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) possono presentarsi dei sintomi caratteristici che sono dovuti a un non corretto riposo notturno. Le interruzioni frequenti del sonno, infatti, rendono difficile il raggiungimento della fase REM, in cui corpo e mente riescono a ristorarsi profondamente. In particolare in soggetti che soffrono di PLMs si possono riscontrare:
- Sonnolenza diurna accompagnata da stanchezza cronica e difficoltà di concentrazione. Tale condizione può influenzare negativamente le attività quotidiane, il lavoro e la vita sociale.
- Insonnia, non è molto frequente ma alcuni pazienti affetti da Movimenti Periodici degli Arti riscontrano difficoltà ad addormentarsi legate proprio alla patologia. Tale condizione può essere aggravata dall’ansia che può accompagnare tale disturbo.
- Irritabilità e sbalzi d’umore connessi alla mancanza cronica di sonno. In questi soggetti si può assistere a cambiamenti d’umore repentini e talvolta anche depressione o ansia.
Sindrome delle gambe senza riposo associato a PLMs
In molti casi i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) sono associati alla Sindrome delle gambe senza riposo o RLS. Quest’ultimo è un disturbo sensitivo motorio che porta all’urgenza di muovere braccia e gambe a causa di formicolio e, talvolta, dolore. Il movimento è necessario per placare il fastidio ma rende più difficile l’addormentamento e può determinare risvegli notturni. Questa condizione si manifesta maggiormente negli uomini anziani o di mezza età quando sono a riposo, inoltre i sintomi possono essere peggiorati dallo stress. Circa l’80-90% di persone con RLS presenta in contemporanea PLMs, ma questi disturbi possono manifestarsi anche in modo isolato.
Cause dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs)
Non sono ancora chiare le cause che determinano la comparsa dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs), si ritiene, però, che l’esordio della patologia possa essere dovuto principalmente a due componenti: una neurologica e una genetica. Di seguito si analizzeranno alcuni fattori che possono contribuire allo sviluppo dei PLMs.
Disfunzioni dei neurotrasmettitori
Si pensa che uno dei principali meccanismi che determini PLMs sia un malfunzionamento dei neurotrasmettitori, quello maggiormente coinvolto è la dopamina. Quest’ultima è fondamentale per il controllo dei movimenti e una sua carenza può portare allo sviluppo di azioni involontarie, come quelle che caratterizzano i Movimenti Periodici degli Arti (PLMs). Ciò è stato confermato dal fatto che con l’uso di farmaci dopaminergici, come il pramipexolo e la levodopa, i sintomi della patologia risultano essere ridotti.
Fattori genetici
Si è visto che lo sviluppo dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) possa essere dovuto anche a una predisposizione genetica. Infatti se un membro della famiglia soffre di questi disturbi, vi è una maggiore probabilità che i parenti possano svilupparli. Studi genetici hanno avvalorato questa idea e hanno permesso di identificare alcuni geni che potrebbero essere coinvolti nella regolazione del sonno e del movimento.
Carenza di ferro
Bassi livelli di ferro nell’organismo e in particolare a livello del cervello possono influire sulla funzione dopaminergica e contribuire allo sviluppo di PLMs. Per questo motivo spesso viene consigliata una supplementazione di ferro in questi pazienti.
Invecchiamento
Una maggiore incidenza di Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) è stata riscontrata in individui con più di 65 anni di età. Ciò può essere dovuto alla degradazione neuronale e all’alterazione dei meccanismi che regolano il movimento dei muscoli durante il sonno che si manifestano con l’invecchiamento.
Uso di farmaci e cibi specifici
Alcuni farmaci, come gli antidepressivi, gli antipsicotici, e quelli per il controllo della pressione sanguigna, possono aumentare la frequenza o l’intensità dei PLMs. Anche alcuni cibi, soprattutto quelli ricchi di caffeina, una molecola stimolante, possono peggiorare i sintomi della patologia.
Diagnosi dei Movimenti Periodici degli Arti
Fare diagnosi di Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) non è semplice se il soggetto dorme da solo, invece può essere più agevole qualora condivida il letto con un partner. Infatti quest’ultimo può riferire al medico i comportamenti del paziente durante le ore di sonno. Tuttavia, per confermare la diagnosi e determinare la gravità del disturbo, è spesso necessaria una valutazione del sonno tramite polisonnografia. Quest’ultimo un esame che monitora vari parametri fisiologici e l’attività celebrare durante il sonno; tra questi si possono citare le onde cerebrali, il ritmo cardiaco, la respirazione e i movimenti degli arti. Quindi con la polisonnografia si possono rilevare i movimenti periodici delle gambe e delle braccia e valutarne anche la frequenza, la durata e l’impatto sul sonno.
Un altro strumento utile per la diagnosi di PLMs è l’actigrafia, un esame che utilizza un dispositivo simile a un orologio che deve essere indossato per misurare l’attività motoria del paziente durante il giorno e la notte. In questo caso la rilevazione risulta essere meno precisa rispetto alla polisonnografia ma può fornire comunque informazioni preziose sull’attività motoria durante il sonno, aiutando anche a identificare schemi anomali.
Per fare diagnosi di Movimenti Periodici degli Arti è importante valutare che ci siano tutte le componenti della malattia, in particolare occorre identificare movimenti ritmici e ripetitivi degli arti, soprattutto delle gambe, che durano da 0,5 a 5 secondi e si ripetono a intervalli di 20-40 secondi. Bisogna valutare anche l’impatto che tale condizione ha sul sonno del paziente ed escludere altre patologie neurologiche che potrebbero avere sintomi simili.
Trattamenti e gestione dei PLMs
Il trattamento dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) dipende dalla gravità dei sintomi e dall’impatto che ha la malattia sulla qualità della vita del paziente. È bene sottolineare che se i movimenti non causano disturbi significativi del sonno potrebbe non essere necessario alcun trattamento. Tuttavia, nei casi più gravi si devono mettere in atto strategie farmacologiche o attuare una modifica dello stile di vita.
Terapia farmacologica
I farmaci che possono portare un miglioramento dei PLMs sono:
- quelli dopaminergici perché, come accennato, un malfunzionamento di tali neurotrasmettitori può essere alla base dello sviluppo della patologia. A tale scopo sono comunemente utilizzati farmaci che aumentano la concentrazione di dopamina. Tra questi si possono citare pramipexolo, un agonista della dopamina che si lega ai suoi medesimi recettori, e levodopa che, invece, è un precursore della molecola. Entrambi i medicinali si sono mostrati efficaci nel ridurre la frequenza e l’intensità dei movimenti. Bisogna considerare, però, che i farmaci dopaminergici possono dare effetti collaterali, come nausea, vertigini e, in alcuni casi, un peggioramento dei sintomi a lungo termine. Per questo motivo i pazienti che seguono tale terapia dovrebbero essere monitorati attentamente dal medico.
- Le benzodiazepine, tra cui il clonazepam, sono prescritte per ridurre i risvegli notturni, mentre hanno uno scarso effetto nel ridurre la frequenza dei movimenti degli arti. Queste molecole devono essere utilizzate con cautela a causa del rischio di dipendenza e di gravi effetti collaterali.
- Gli anticonvulsivanti, come il gabapentin, possono ridurre i sintomi dei PLMs, soprattutto quando tale condizione è associata alla sindrome delle gambe senza riposo. Questi farmaci, infatti, modulando l’attività nervosa quindi possono diminuire l’intensità dei movimenti involontari.
Altre strategie
Oltre ai medicinali per il trattamento dei Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) si possono usare anche altre opzioni terapeutiche. Ad esempio è possibile migliorare tale condizione supplementare il ferro o curando patologie, come l’insufficienza renale, che possono determinare una riduzione di assorbimento di questo metallo. Parallelamente a ciò è importante modificare lo stile di vita riducendo l’assunzione di alcol e caffeina e praticando attività fisica moderata. Tali accorgimenti aiutano a ridurre la frequenza e l’intensità dei movimenti involontari degli arti.
I Movimenti Periodici degli Arti (PLMs) rappresentano un disturbo complesso e spesso sottovalutato, che ha un significativo impatto sulla qualità del sonno e della vita di chi ne soffre. L’uso di strumenti diagnostici avanzati, come la polisonnografia e l’actigrafia, è fondamentale per identificare il disturbo e valutarne la gravità. Inoltre, una corretta gestione dei sintomi, attraverso farmaci appropriati e modifiche dello stile di vita, può migliorare notevolmente il benessere dei pazienti e prevenire complicanze future.
Fonti e riferimenti
Restless Legs Syndrome and Periodic Limb Movements of Sleep: From Neurophysiology to Clinical Practice. Kouri I, Junna MR, Lipford MC. J Clin Neurophysiol. 2023 Mar 1;40(3):215-223. doi: 10.1097/WNP.0000000000000934. Epub 2022 Mar 15. PMID: 36872500. [PubMed]
The Role of Periodic Limb Movements During Sleep in Restless Legs Syndrome. Stephany Fulda. Sleep Medicine Clinics, Volume 10, Issue 3, 241 – 248 [Sleep Medicine Clinics]
Sonnocare è un centro che si occupa di Medicina del Sonno specializzato nella cura dei disturbi del sonno. Il centro svolge attività ed esami per la diagnosi e la definizione dell’iter terapeutico delle principali patologie del sonno. Se ha bisogno di prenotare un esame scrivici o chiama direttamente la nostra segreteria al numero +39 081 3779573.
SCRIVICI |