Disturbo del lavoro a turni: impatto sulla salute e possibili rimedi

Il disturbo del lavoro a turni è una condizione comune che affligge milioni di persone in tutto il mondo. Ne soffrono soprattutto coloro che lavorano nella sanità, nei trasporti e nella sicurezza.

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Uomo che si tiene la testa tra le mani

Il disturbo di lavoro a turni si manifesta con alterazioni della salute fisica e mentale. Lavorare nelle ore notturne, infatti, può sconvolgere i naturali ritmi biologici e interferire con le proprie abitudini. In questo articolo approfondiremo i meccanismi alla base del disturbo del lavoro a turni, i suoi effetti sulla salute e le strategie per mitigare i rischi ad esso associati.

 

1. I ritmi circadiani e il disturbo di lavoro a turni
2. Quando si manifesta il disturbo di lavoro a turni
3. Sintomi del disturbo di lavoro a turni
4. Conseguenze sulla salute
5. Gestione e prevenzione del disturbo di lavoro a turni
6. Il ruolo delle aziende nel trattamento del disturbo di lavoro a turni

 

I ritmi circadiani e il disturbo del lavoro a turni

Per comprendere come il disturbo del lavoro a turni possa essere deleterio per la salute fisica e mentale è importante capire che ruolo ha il ritmo circadiano nei vari meccanismi fisiologici. Ogni essere umano ha una sorta di orologio biologico che regola le funzionalità dell’organismo nell’arco delle 24 ore. Il ritmo circadiano influenza molti aspetti della vita, tra cui il sonno, la temperatura corporea, la pressione arteriosa, l’alternanza tra catabolismo e anabolismo e la produzione di ormoni, come cortisolo e melatonina. Questo equilibrio si basa principalmente sull’alternanza tra luce naturale e buio, in particolare il corpo sa che durante il giorno sarà attivo mentre durante la notte potrà riposarsi. In presenza di turni lavorativi che sconvolgono questa abitudine si può andare incontro a un forte stress.

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Quando si manifesta la sindrome del lavoro a turni

Sono molti i lavori in cui c’è bisogno di offrire un servizio continuo all’utente o di avere una produzione ininterrotta. In queste realtà l’attività lavorativa si svolgerà su turni distribuiti nelle 24 ore. In tutte quelle circostanze in cui si determina un incongruenza tra i ritmi circadiani e gli orari dell’impiego, però, si potrebbe manifestare il disturbo di lavoro a turni. Le cause che più di frequente portano a questa condizione sono:

  • Turni notturni in cui vengono alterate le normali abitudini. Infatti nelle ore di buio si andrà a lavoro mentre in quelle di luce si dovrà riposare.
  • Turni irregolari o rotativi, che determinano un’alternanza tra il lavoro diurno e quello notturno, che si modificano di settimana in settimana. Questa situazione impedisce di creare una stabilità nel ritmo circadiano e il corpo potrebbe risentirne.
  • Turni al di sopra delle 8 ore, ciò avviene soprattutto in ambito sanitario. In tali circostanze si aumenta il carico di fatica e si riduce il tempo che si a disposizione per il recupero.
  • Tipologia di lavoro: i mestieri che richiedono una continua attenzione, ad esempio condurre dei mezzi, possono stressare maggiormente il soggetto.

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Sintomi del disturbo di lavoro a turni

Il disturbo del lavoro a turni può manifestarsi con diversi sintomi, alcuni di questi inizialmente sono molto lievi ma, reiterando quotidianamente questo stress, determinano ugualmente l’alterazione della qualità della vita di chi ne soffre. I principali sintomi che possono far identificare il disturbo di lavoro a turni sono i seguenti.  

Insonnia

L’insonnia è uno dei sintomi più comuni del disturbo del lavoro a turni. Chi lavora di notte, infatti, può avere difficoltà a dormire durante le ore diurne a causa della presenza della luce solare e del rumore delle auto che circolano o dei membri della propria famiglia. Ciò porta a un riposo non completo e di bassa qualità.

Eccessiva sonnolenza diurna

La sonnolenza diurna e l’eccessiva stanchezza sono due sintomi collegati all’insonnia. Coloro che lavorano di notte, infatti, spesso si sentono spossati anche dopo aver dormito, questo succede perché il ritmo sonno-veglia è stato alterato e il sonno diurno non riesce a ridare al corpo le energie perse.

Riduzione della vigilanza

L’incapacità di mantenere alti livelli di vigilanza è comune tra coloro che soffrono di disturbo del lavoro a turni. Ciò si traduce in difficoltà a concentrarsi e una maggiore probabilità di errori o incidenti sul posto di lavoro.

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Cambiamenti dell’umore

Il lavoro a turni può influire negativamente sull’umore, portando a irritabilità, ansia e depressione. L’interruzione dei ritmi circadiani e la mancanza di sonno ristoratore hanno un impatto diretto sulla salute mentale. Se tale situazione si protrae a lungo può sfociare nello sviluppo di disturbi psicologici.

Problemi digestivi

Gli orari di lavoro irregolari possono alterare il sistema gastrointestinale. Molti lavoratori che lavorano di notte riferiscono di soffrire di reflusso acido e intestino irritabile, ciò è dovuto principalmente al fatto che si consumano pasti a orari insoliti, non si segue un’alimentazione regolare, si fa poco uso di frutta e verdura in quanto si preferiscono cibi maggiormente palatabili, particolarmente ricchi di grassi, e si consuma una grande quantità di caffè per rimanere vigili.

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Conseguenze sulla salute

Il disturbo del lavoro a turni ha una serie di effetti negativi sulla salute, molti dei quali sono legati direttamente alla mancanza di sonno mancanza di sonno. Un riposo non ottimale e frammentato può portare sia a una stanchezza costante che allo sviluppo di incidenti sul lavoro dovuti proprio alla scarsa capacità di concentrarsi. Oltre a ciò, però, si possono presentare anche altre alterazioni, le principali sono: 

  • Problemi cardiovascolari. È stato dimostrato che chi lavora a turni, a causa dell’alterazione dei ritmi circadiani, è più a rischio di sviluppare ipertensione. In tali circostanze possono manifestarsi anche ictus e malattie coronariche.
  • Disturbi metabolici in particolare obesità e diabete mellito di tipo 2 in quanto i ritmi circadiani controllano anche il rilascio ormonale che in queste patologie è molto importante. Oltre a ciò, i ritmi di lavoro sregolati impediscono di seguire un corretto stile di vita: si mangia in modo disordinato e non si fa attività fisica.In presenza di più malattie si può correre anche il rischio di sviluppare sindrome metabolica.
  • Problemi psicologici soprattutto depressione e ansia. Questi si manifestano in seguito al sonno insufficiente, allo stress lavorativo e all’isolamento sociale che spesso i turni notturni possono creare.

Effetti a lungo termine del disturbo di lavoro a turni

Oltre ai sintomi immediati, il disturbo del lavoro a turni può dare effetti a lungo termine che minano il benessere delle persone che ne soffrono. Turni massacranti in orario notturno, come visto, creano una maggiore probabilità di ammalarsi di patologie croniche, principalmente quelle cardiovascolari e metaboliche. Non bisogna sottovalutare nemmeno le patologie mentali, come depressione e ansia, che vengono esacerbate dal fatto che questi soggetti spesso sono isolati socialmente in quanto non hanno i medesimi orari lavorativi di familiari e amici. Tutti questi aspetto possono sommarsi e determinare una riduzione delle aspettative di vita.

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Gestione e prevenzione del disturbo di lavoro a turni

Dato l’impatto negativo del disturbo del lavoro a turni sulla salute è essenziale adottare misure preventive per proteggere i lavoratori. Le seguenti strategie possono migliorare notevolmente la vita di soggetti che lavorano in orari non convenzionali.

Pianificazione degli orari

Un aspetto cruciale per ridurre il disturbo del lavoro a turni è la pianificazione degli orari. Idealmente, i turni dovrebbero essere programmati in modo tale che i lavoratori abbiano abbastanza tempo per riposarsi tra un turno e l’altro. Se si lavora in una realtà in cui si fanno turni rotativi bisognerebbe seguire un ciclo che permetta al corpo di non stressarsi troppo, ad esempio un turno diurno, seguito da uno serale con il rispettivo smonto. 

Interventi comportamentali e farmacologici

Riuscire a mantenere delle abitudini regolari aiuta il corpo a rilassarsi, anche nelle giornate di riposo bisognerebbe evitare di coricarsi e svegliarsi eccessivamente tardi rispetto all’orario abituale. In alcuni casi, può essere appropriato ricorrere a interventi farmacologici. Gli integratori di melatonina possono aiutare i lavoratori notturni ad addormentarsi più rapidamente. Sotto sorveglianza medica si possono utilizzare anche dei farmaci stimolanti per migliorare la vigilanza durante i turni ma è bene non abusare di tali sostanze.

Stile di vita sano

Adottare uno stile di vita sano è essenziale per mitigare gli effetti del disturbo del lavoro a turni. I lavoratori dovrebbero cercare di mantenere una dieta equilibrata, evitando pasti pesanti prima di dormire e fare un regolare esercizio fisico. Quest’ultimo non solo aiuta a ridurre lo stress, ma migliora anche la qualità del sonno.

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Migliorare l’igiene del sonno

Per i lavoratori a turni, adottare una  buona igiene del sonno è fondamentale. Da questo punto di vista potrebbe essere utile:

  • creare un ambiente buio, bloccando la luce solare con degli oscuranti oppure utilizzare delle apposite mascherine per il sonno.
  • Scegliere una stanza silenziosa, oppure usare dei tappi per le orecchie o impiegare delle macchine che creano rumore bianco.
  • Regolare la temperatura della stanza in modo tale che non sia troppo calda o troppo fredda. 
  • Utilizzare materassi, cuscini, coperte ed indumenti appropriati che creano un certo confort mentre si dorme e che favoriscono il rilassamento. Questi prodotti sono elementi fondamentali per migliorare la qualità del riposo, per il benessere fisico e mentale e per garantire una carretta igiene del sonno.

Oltre a ciò, è importante dedicare cercare di rilassarsi prima di addormentarsi, in questo modo si riesce a prendere sonno più facilmente perché si staccherà la testa dai pensieri lavorativi. Infine è bene evitare l’utilizzo di stimolanti come caffeina e nicotina.

Gestire la luce

La luce è fondamentale per gestire i ritmi circadiani, quindi, può essere utilizzata in modo strategico dai lavoratori per migliorare il loro benessere. Durante i turni di lavoro notturno bisognerebbe esporsi alla luce per mantenere la vigilanza. Questa, invece, dovrebbe essere evitata al mattino, magari utilizzando degli occhiali da sole, ciò può aiutare a preparare il corpo per il sonno. Durante i giorni di riposo agire in modo simile quindi esporsi alla luce, meglio se naturale, quando si desidera essere vigili e attivi e prediligere il buio prima di coricarsi, ciò aiuta a sincronizzare i ritmi circadiani.

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Il ruolo delle aziende nel trattamento della sindrome del lavoro a turni 

Le aziende svolgono un ruolo cruciale nel prevenire il disturbo del lavoro a turni. Da tale punto di vista occorrerebbe implementare le politiche che promuovono la salute dei lavoratori. In particolare bisognerebbe attuare una formazione relativa al rischio del lavoro a turni e creare delle strategie che inducono a gestire il sonno e lo stress. Infine, è importante che proprio i datori di lavoro, tramite visite mediche periodiche, monitorino lo stato di salute dei propri dipendenti.

Il disturbo del lavoro a turni è una condizione seria che può avere impatti significativi sulla salute fisica e mentale dei lavoratori. Sebbene lavorare nelle ore notturne sia essenziale in molti settori è possibile adottare strategie per ridurre al minimo i rischi associati a questa problematica. In particolare bisognerebbe migliorare la qualità del sonno, adottare uno stile di vita sano e pianificare accuratamente gli orari di lavoro. Inoltre, le aziende  dovrebbero assumersi la responsabilità di proteggere la salute dei loro dipendenti attraverso politiche e programmi di supporto.

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Fonti e riferimenti

Sooriyaarachchi P, Jayawardena R, Pavey T, King NA. Shift work and the risk for metabolic syndrome among healthcare workers: A systematic review and meta-analysis. Obes Rev. 2022 Oct;23(10):e13489. doi: 10.1111/obr.13489. Epub 2022 Jun 22. PMID: 35734805; PMCID: PMC9539605. [PubMed]

Schettini MAS, Passos RFDN, Koike BDV. Shift Work and Metabolic Syndrome Updates: A Systematic Review. Sleep Sci. 2023 Jul 6;16(2):237-247. doi: 10.1055/s-0043-1770798. PMID: 37425967; PMCID: PMC10325847. [PubMed]

Hemmer A, Mareschal J, Dibner C, Pralong JA, Dorribo V, Perrig S, Genton L, Pichard C, Collet TH. The Effects of Shift Work on Cardio-Metabolic Diseases and Eating Patterns. Nutrients. 2021 Nov 22;13(11):4178. doi: 10.3390/nu13114178. PMID: 34836433; PMCID: PMC8617838. [PubMed]

Sonnocare è un centro che si occupa di Medicina del Sonno specializzato nella cura dei disturbi del sonno. Il centro svolge attività ed esami per la diagnosi e la definizione dell’iter terapeutico delle principali patologie del sonno. Se ha bisogno di prenotare un esame scrivici o chiama direttamente la nostra segreteria al numero +39 081 3779573.          

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