Crampo notturno: cause, sintomi, prevenzione e trattamenti
Un crampo notturno consta di uno spasmo muscolare improvviso, spesso molto doloroso, che interrompe il riposo. Se il disturbo si cronicizza si potrebbe andare incontro a un vero e proprio disturbo del sonno.
Il crampo notturno è un disturbo comune che colpisce una larga fetta di popolazione, infatti, sono davvero molte le persone che ne soffrono. Questa contrazione involontaria interessa più di frequente gli arti inferiori, soprattutto i polpacci. Sebbene i crampi notturni siano generalmente una condizione benigna, se diventano eccessivamente dolorosi o troppo frequenti possono dare origine a disturbi del sonno che, a loro volta, alterano la qualità della vita di chi ne soffre. Infatti, quando non si riesce a riposare bene si potrebbe andare incontro a stanchezza diurna, difficoltà di concentrazione e letargia: tutti aspetti che possono influenzare negativamente le prestazioni lavorative e scolastiche. In questo articolo esploreremo le cause, i sintomi, i fattori di rischio e le possibili strategie di prevenzione del crampo notturno.
1. Cos’è un crampo notturno
2. Perché si verifica un crampo notturno
3. Fattori di rischio per i crampi notturni
4. Trattamenti per i crampi notturni
5. Crampo notturno: come prevenirlo
Cos’è un crampo notturno
Un crampo notturno consta di una contrazione muscolare improvvisa e involontaria che determina l’interruzione del sonno in quanto provoca un intenso dolore. Questi spasmi sono spesso dovuti a un’anomala trasmissione neuromuscolare e possono coinvolgere un solo muscolo o gruppi di muscoli. Sono maggiormente frequenti negli arti inferiori, la maggior parte delle volte sono coinvolti polpacci, cosce e piedi. Un crampo notturno può durare da pochi secondi fino a diversi minuti. Qualora queste contrazioni diventino invalidanti per chi ne soffre o si sospetta una correlazione con qualche patologia si rende necessario un intervento medico.
Sintomi dei crampi notturni
Un crampo notturno si manifesta con dei sintomi caratteristici che è bene conoscere per identificare prontamente la problematica. Si parla di:
- Dolore improvviso e intenso che si verifica durante le ore di riposo.
- Indurimento muscolare, toccando l’area coinvolta questa risulta tesa e dura. Anche all’osservazione si constata un’intensa tensione muscolare, infatti la zona appare contratta.
- Impossibilità di muovere il muscolo coinvolto nel crampo notturno.
Questa condizione, di norma, si risolve spontaneamente: si riacquista progressivamente la capacità di muovere la zona alterata. Dopo un crampo, però, potrebbe permanere una sensazione di indolenzimento e debolezza che dura anche per differenti ore.
Perché si verifica un crampo notturno
Un crampo notturno si può presentare per varie cause, esistono differenti fattori che contribuiscono alla loro insorgenza. I principali sono:
- Disidratazione, dovuta a un ridotto apporto idrico durante la giornata o a un’eccessiva eliminazione di urina o sudore. L’acqua è fondamentale per il corretto funzionamento dei muscoli, quando è carente si possono presentare crampi.
- Affaticamento muscolare causato da un esercizio fisico troppo intenso, soprattutto in soggetti poco allenati.
- Carenze di minerali, i più importanti per la contrazione delle fasce muscolari sono il calcio, il magnesio e il potassio. Quando questi non vengono assunti in quantità adeguata con la dieta o si registra una loro massiccia perdita, si può assistere a spasmi muscolari involontari.
- Problematiche circolatorie dovute a insufficienza venosa o a una cattiva postura durante il sonno. Questi possono ridurre l’afflusso sanguigno alla periferia, in tali circostanze i muscoli non ricevono abbastanza ossigeno e nutrimento, quindi, possono manifestarsi i crampi.
- Gravidanza, in questo caso le contrazioni muscolari sono dovute ai cambiamenti ormonali, in particolare al progesterone. Quest’ultimo favorisce la dilatazione delle pareti venose, aspetto che rende più difficoltoso il ritorno sanguigno verso il cuore. Inoltre l’aumento di peso può esacerbare tale condizione.
- Farmaci, alcuni medicinali possono alterare gli equilibri elettrolitici dei fluidi corporei e favorire l’esordio dei crampi notturni. Le principali molecole che danno origine a questa problematica sono i diuretici, usati per favorire l’allontanamento dei liquidi, le statine, utilizzate per il trattamento del colesterolo, e gli antipertensivi, impiegati per abbassare la pressione arteriosa.
- Invecchiamento, con l’avanzare dell’età aumenta il rischio di incorrere in contrazioni muscolari spontanee e improvvise durante la notte in quanto i muscoli diventano meno efficienti. In tale periodo della vita, inoltre, si può andare incontro più facilmente a disidratazione.
Fattori di rischio per i crampi notturni
Conoscendo le cause che determinano i crampi notturni si possono individuare soggetti che potrebbero essere più facilmente affetti da tale problematica. In particolare, gli individui che più di frequente soffrono di contrazioni involontarie durante le ore di riposo sono:
- Anziani, soprattutto se non si idratano correttamente durante la giornata.
- Donne in gravidanza, principalmente nel secondo e terzo trimestre, periodi nei quali il peso acquisito diventa rilevante.
- Individui sedentari che hanno dei muscoli molto deboli.
- Sportivi che eccedono con l’esercizio fisico o non fanno pause tra un allenamento e l’altro, quindi, non consentono al corpo di rigenerarsi.
- Utilizzo di specifici farmaci.
Trattamenti per i crampi notturni
Quando i crampi notturni diventano invalidanti perché si presentano frequentemente e alterano il riposo si possono mettere in atto differenti strategie per attenuare il disturbo. Gli interventi da mettere in pratica nel momento in cui la contrazione si manifesta sono:
- Massaggiare l’area dolente per cercare di sciogliere il muscolo.
- Fare esercizi di stretching che hanno il fine di stirare le fasce muscolari contratte.
- Applicare calore nella sede del crampo utilizzando una borsa dell’acqua calda o immergendo la zona in acqua calda, ciò aiuta a rilassare il muscolo.
- Se il fastidio si localizza a livello delle gambe porle in posizione rialzata, in questo modo si favorisce la circolazione sanguigna.
I trattamenti da seguire quotidianamente per evitare che il problema si presenti invece sono:
- Idratarsi abbastanza, sorseggiando almeno 2 litri d’acqua al giorno in questo modo si riesce a prevenire la disidratazione.
- Integrare i sali minerali tra cui magnesio, potassio e calcio.
- Effettuare delle sedute di fisioterapia che consentono di migliorare la forza e la flessibilità muscolare.
Per il trattamento dei dolori che permangono nell’area dopo il rilassamento si possono utilizzare farmaci antidolorifici, come i FANS (Farmaci Antiflogistici Non Steroidei)
Quando rivolgersi al medico
La maggior parte dei crampi notturni è benigna ma in alcuni casi è bene consultare un medico. Le circostanze che dovrebbero indurre il soggetto a rivolgersi a uno specialista sono:
- crampi molto frequenti e particolarmente dolorosi.
- Quando l’area affetta dalla contrazione involontaria permane gonfia e arrossata.
- Se si soffre di altre patologie croniche, come diabete o malattie neurologiche.
In questi casi il medico indagherà sulle cause scatenanti il problema, anche prescrivendo degli esami specifici per inquadrare meglio la situazione. Infatti, il crampo notturno potrebbe essere un sintomo di una patologia, come la sindrome delle gambe senza riposo. In queste circostanze il dottore potrebbe anche consigliare terapie farmacologiche volte a favorire il rilassamento muscolare.
Crampo notturno: come prevenirlo
Spesso non è possibile prevenire i crampi notturni ma in alcuni casi è bene mettere in atto specifiche strategie per evitare che si verifichino. In particolare, si può:
- Mantenere una buona idratazione, sorseggiando acqua durante tutta la giornata, ciò consente al fisico di assorbire completamente il liquido evitando la disidratazione
- Praticare sport in modo consapevole, quindi facendo le giuste pause tra un allenamento e l’altro e non effettuando degli allenamenti con un’intensità troppo eccessiva rispetto alle proprie capacità. Si consiglia, inoltre, di rivolgersi a un personal trainer o a una palestra dove operano dei professionisti che potranno consigliare l’attività migliore secondo le proprie esigenze.
- Fare una dieta bilanciata che apporti tutti i nutrienti di cui il corpo ha bisogno, in questo modo non si andrà incontro a carenze di minerali. Da tale punto di vista è bene sapere che il potassio e il magnesio si trovano nella frutta secca, nei legumi e nei cereali integrali, mentre il calcio è presente nei latticini e nelle verdure a foglia verde.
- Dormire in posizioni che non compromettono la circolazione sanguigna e favoriscono il rilassamento muscolare.
- Indossare durante il giorno abbigliamento e calzature comode, ciò permette di prevenire l’affaticamento muscolare durante le ore di lavoro e le attività quotidiane.
- Chiedere al proprio medico se qualcuno dei farmaci che si sta assumendo può dare crampi muscolari come effetto collaterale. In caso di risposta affermativa domandare se è possibile sostituirli con altri che non creano tale inconveniente.
- Fare stretching prima di dormire, questi semplici esercizi, infatti, possono ridurre il rischio di avere crampi notturni.
Incorrere in un crampo notturno può essere un’esperienza molto dolorosa e fastidiosa ma è bene sapere che si tratta di un disturbo benigno che tende a risolversi spontaneamente. Quando il fastidio si cronicizza si possono mettere in atto differenti strategie di prevenzione. In linea di massima adottare sane abitudini, come idratarsi, fare stretching regolarmente e seguire una dieta varia, aiuta a ridurre l’incidenza dei crampi, migliorando la qualità della vita e garantendo un sereno riposo notturno.
Fonti e riferimento
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