Apnea notturna: cause, rimedi e trattamenti da mettere in pratica per non sottovalutare il problema.
L’apnea notturna: che cos’è e come trattarla. Come riconoscere gli episodi di apnea notturna, quali sono le cause e come porre rimedio evitando di sottovalutare il problema.
L’ apnea notturna è una condizione molto comune caratterizzata da una respirazione che si interrompe in maniera ciclica durante il sonno. Ciò accade perché le vie aeree vengono ripetutamente bloccate, in seguito al collasso del tessuto nella parte posteriore della gola. Queste interruzioni respiratorie temporanee privano il cervello e l’organismo in toto di ossigeno, portando al risveglio. Tale condizione può accadere più volte durante la notte, inducendo un sonno di scarsa qualità.
La privazione cronica del sonno causata dall’apnea notturna può provocare sonnolenza diurna, riflessi lenti, scarsa concentrazione ed un aumento del rischio di incidenti. L’apnea notturna può dare origine anche sbalzi d’umore, irritabilità e persino depressione. Inoltre può essere anche causa di gravi patologie come diabete, malattie cardiache, problemi al fegato e aumento di peso.
Questa condizione può colpire bambini, adulti e persone di entrambi i sessi, sebbene sia più comune negli uomini.
Poiché l’apnea notturna è molto diffusa ed esercita un potenziale impatto sulla salute, è fondamentale essere consapevoli di cosa sia e di come poterla gestire..
1. Che cos’è l’apnea notturna
2. Quali sono i tipi e come vengono classificate le apnee notturne
3. Apnea notturna: le cause
4. Sintomi dell’apnea notturna
5. Rischi associati all’apnea notturna
6. Rimedi e trattamenti da mettere in pratica
7. Ulteriori informazioni per i pazienti affetti da apnee notturne
7.1 L’apnea notturna e i rischi per il guidatore
7.2 Apnee notturne e rinnovo patente
7.3 Chi soffre di apnee notturne ha diritto all’ invalidità?
7.4 Cosa implicano le apnee notturne a lavoro
Che cos’è l’apnea notturna
L’apnea notturna è un disturbo respiratorio caratterizzato da episodi ricorrenti di interruzioni della respirazione durante il sonno. Queste pause respiratorie, chiamate apnee, possono durare da alcuni secondi a diversi minuti e si verificano a causa di un’occlusione completa (apnea ostruttiva) o parziale (apnea centrale) delle vie aeree superiori. Nel caso dell’apnea ostruttiva, le vie respiratorie si restringono o bloccano completamente a causa di fattori come il rilassamento dei muscoli della gola o la presenza di tessuto in eccesso nella zona della gola. L’apnea centrale, invece, si verifica quando il cervello non invia segnali adeguati ai muscoli che controllano la respirazione.
La fisiologia delle apnee notturne si riferisce al modo in cui il corpo funziona durante queste interruzioni della respirazione durante il sonno. Queste interruzioni della respirazione possono avere diversi effetti negativi sulla salute e il benessere dell’individuo che possono causare diversi cambiamenti fisiologici. Tra le conseguenze più comuni si includono sonnolenza diurna, affaticamento, difficoltà di concentrazione e problemi di memoria. Inoltre, l’apnea notturna è associata a un aumento del rischio di sviluppare condizioni come ipertensione, malattie cardiache, diabete e ictus.
È importante sottolineare che l’apnea notturna è una condizione che richiede una diagnosi e un trattamento adeguati sotto la supervisione di un professionista medico specializzato nei disturbi respiratori del sonno.
Quali sono i tipi e come vengono classificate le apnee notturne
Esistono tre tipi di apnee notturne: Apnea notturna ostruttiva (OSA), Apnea notturna centrale (CSA),Apnea notturna mista o complessa. Ogni tipo si differenza per le seguenti caratteristiche:
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- Apnea notturna ostruttiva (O.S.A.: Obstructive Sleep Apnea) è il tipo più comune, si verifica quando il tessuto molle nella parte posteriore della gola si rilassa durante il sonno e blocca le vie aeree, interrompendo temporaneamente la respirazione. Questa condizione determina un russare rumoroso;
- Apnea notturna centrale (C.S.A. Central Sleep Apnea) è uno dei tipi meno comuni di apnea notturna che coinvolge il sistema nervoso centrale, si verifica quando il cervello non riesce a gestire i muscoli che controllano la respirazione. Ciò favorisce una respirazione più lenta ma chi ne soffre russa raramente;
- Apnea notturna mista o complessa è la combinazione dell’apnea notturna ostruttiva ed apnea notturna centrale.
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Per un buon approccio terapeutico é molto importante comprendere il tipo di apnea di cui si è affetti. È sempre necessario consultare un medico specialista per una valutazione e una discussione sui possibili trattamenti. Solo un medico specialista di grande esperienza sarà in grado di valutare la gravità e la tipologia delle apnee e definire le migliori opzioni di trattamento.
Apnea notturna: le cause
L’apnea notturna può essere causata da differenti condizioni fisiche e mediche. Tra queste le principali e quelle più frequenti sono:
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- Caratteristiche anatomiche: le dimensioni ed il posizionamento del collo, della mascella, della lingua, delle tonsille e di altri tessuti vicino alla parte posteriore della gola possono influenzare direttamente il flusso d’aria, contribuendo all’apnea notturna;
- Obesità: questa è una causa comune di apnea notturna negli adulti, infatti determina un incremento dei depositi adiposi nel collo che può bloccare le vie aeree superiori;
- Storia familiare: le persone che hanno uno o più parenti stretti con apnea notturna hanno maggiori probabilità di svilupparla;
- Uso di sedativi, compreso l’alcol: farmaci e sedativi possono far rilassare i tessuti della gola, rendendo più facile l’ostruzione delle vie aeree, inducendo l’apnea notturna;
- Fumo di sigaretta: i soggetti che fumano soffrono di apnea notturna di grado elevato rispetto ai non fumatori;
- Dormire in posizione supina: questa posizione rende più facile il collasso del tessuto intorno alle vie aeree inducendo apnea notturna;
- Insufficienza cardiaca o renale: in presenza di queste patologie si è maggiormente predisposti all’apnea notturna, in quanto potrebbero accumularsi liquidi a livello del collo che porterebbero all’ostruzione delle vie aeree superiori;
- Sindromi genetiche che colpiscono le strutture del viso o del cranio, in particolare quelle sindromi che determinano ossa facciali più piccole o che favoriscono l’arretramento della lingua, tra queste vi sono il labbro leporino, la palatoschisi, sindrome di Down e la sindrome da ipoventilazione centrale congenita.
- Congestione nasale: nei soggetti in cui la cui capacità di respirare attraverso il naso è ridotta a causa della congestione vi è una maggiore probabilità di soffrire di apnea notturna;
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Altre cause meno frequenti ma che possono determinare o aumentare la probabilità di apnea durante la notte sono:
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- Disordini endocrini: il sistema endocrino produce ormoni che possono influenzare la respirazione sonno-correlata. Tra i disordini endocrini associati ad apnea notturna vi sono: l’ipotiroidismo, in cui sono prodotti bassi livelli di ormoni tiroidei. Questa condizione influenza la regione del cervello che regola il respiro, oltre che i nervi ed i muscoli deputati alla respirazione. L’acromegalia, ossia una condizione genetica per cui l’organismo produce elevati livelli dell’ormone della crescita, tale disordine si associa a cambiamenti nelle ossa facciali, gonfiore della gola ed aumento delle dimensioni della lingua. Anche le donne che soffrono della sindrome dell’ovaio policistico (PCOS), ovvero una patologia endocrina che impedisce una corretta ovulazione, possono incorrere nell’apnea notturna poiché è associata al sovrappeso e all’obesità;
- Alterazioni neuromuscolari: le condizioni che interferiscono con i segnali cerebrali alle vie aeree e ai muscoli del torace possono causare apnea notturna. Alcune di queste condizioni sono ictus, sclerosi laterale amiotrofica, malformazioni di Chiari, distrofia miotonica, sindrome post-polio, dermatomiosite, miastenia grave e sindrome miastenica di Lambert-Eaton;
- Nascite premature: i bambini nati prima delle 37 settimane di gravidanza incorrono in un rischio maggiore di avere problemi respiratori durante il sonno.
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I sintomi dell’apnea notturna
Il sintomo più comune dell’apnea notturna è il russamento notturno. Tuttavia, non tutti coloro che russano soffrono di apnea notturna. Probabilmente il russare è un segno di apnea notturna quando è seguito da pause silenziose durante il respiro e rantoli. Inoltre chi soffre di questa condizione spesso è assonnato e stanco durante il giorno.
Altri sintomi dell’apnea notturna comprendono: insonnia, mal di testa diurno, nicturia (svegliarsi durante la notte per andare in bagno), irritabilità.
In dettaglio i sintomi che si possono verificare quando un soggetto è affetto da apnea notturna sono:
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- Sonnolenza diurna
- Scarsa concentrazione e funzionamento mentale durante il giorno
- Non sentirsi riposati al risveglio
- Mal di testa mattutino
- Depressione
- Essere irritabile durante il giorno
- sonno frammentato da frequenti risvegli
- risvegli con sensazione di soffocamento
- nicturia
- sudorazione notturna
Non è sempre semplice effettuare una diagnosi di apnee notturna, identificare il tipo di apnee e definire il trattamento più idoneo. Il modo migliore per eseguire una diagnosi è eseguire una valutazione clinica da parte di un medico esperto in medicina del sonno (pneumologo). Lo stesso richiederà l’esecuzione di uno esame chiamato polisonnografia (PSG), gold standard per la diagnosi di questo disturbo. L’esame, detto anche esame del sonno, è un esame diagnostico strumentale indolore e non invasivo che permette lo studio di alcuni parametri fisiologici mentre il paziente dorme ed in particolare per la polisonnografia cardiorespiratoria, il russamento, l’ossigenazione del sangue, la frequenza cardiaca, i movimenti del corpo, i microrisvegli, ecc. Lo specialista con l’esame e la valutazione clinica potrà definire il trattamento più efficace per la patologia.
Per la diagnosi dei disturbi respiratori del sonno il nostro centro effettua polisonnografie a domicilio. E’ importante pertanto conoscere l’esame, come si esegue e in cosa consiste il colloquio con i nostri medici. Per avere tutte queste informazione puoi cliccare sulla nostra pagina oppure contattarci ai nostri recapiti telefonici o inviarci una mail al nostro indirizzo.
Rischi associati all’apnea notturna
Diversi studi hanno dimostrato un’associazione tra apnea notturna e problemi come il diabete di tipo 2, ictus, infarti, obesità, problemi al fegato e persino una durata della vita ridotta. Nella maggior parte dei casi, l’obesità è il principale colpevole. Nei pazienti affetti da apnea notturna, la presenza di obesità inoltre aumenta notevolmente i rischi di diabete, ictus e infarto.
Tuttavia, è importante notare che non tutti coloro che soffrono di apnea notturna sono obesi. Inoltre, le prove suggeriscono un legame indipendente tra apnea notturna e diabete. Molti studi hanno dimostrato che l’apnea notturna è associata a maggiori rischi di diabete, indipendentemente dall’obesità, e che l’apnea notturna può aumentare i livelli di zucchero nel sangue.
Le persone che accumulano grasso nel collo, nella lingua e nella parte superiore della pancia sono particolarmente vulnerabili all’apnea notturna. Questo peso riduce il diametro della gola contribuendo al collasso delle vie aeree durante il sonno.
Le donne in particolare dovrebbero stare attente quando invecchiano. Mentre le donne in premenopausa tendono ad ingrassare nei fianchi e nella parte inferiore del corpo invece che nella pancia, questo cambia con il tempo. Il peso inizia ad accumularsi in aree tradizionalmente “maschili” come la pancia, e questo porta a una maggiore possibilità di apnea notturna.
Rimedi e trattamenti da mettere in pratica
L’apnea notturna è una condizione trattabile. Infatti, rimedi semplici e le modifiche allo stile di vita possono fare molto per ridurne i sintomi. Per le persone in sovrappeso o obese, la perdita di peso è la chiave per poter iniziare a trattare l’apnea notturna.
I cambiamenti dello stile di vita per controllare i sintomi dell’apnea notturna comprendono:
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- Perdita di peso: il sovrappeso favorisce la comparsa di tessuto extra nella parte posteriore della gola, che può cadere lungo le vie aeree bloccando il flusso d’aria nei polmoni, quindi una perdita di peso può favorire l’apertura della gola e quindi un miglioramento dei sintomi dell’apnea notturna;
- Smettere di fumare: il fumo contribuisce all’apnea notturna aumentando l’infiammazione e la ritenzione di liquidi nella gola e nelle vie aeree superiori;
- Evitare alcool, sonniferi e sedativi;
- Praticare regolarmente esercizio fisico: l’attività fisica, oltre ad aiutare a perdere peso, può avere un effetto importante sulla durata e sulla qualità del sonno;
- Evitare caffeina e pasti pesanti nelle due ore precedenti al sonno;
- Regolarizzare le ore di sonno: in questo modo sarà più semplice rilassarsi e dormire meglio.
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Tra i suggerimenti per prevenire l’apnea notturna quando si va a letto:
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- Evitare di dormire sulla schiena perché è più probabile che la lingua e i tessuti molli ostruiscano le vie respiratorie;
- Utilizzare il trucco della pallina da tennis: per evitare di dormire in posizione supina, si può cucire una pallina da tennis in una tasca sul retro della maglia del pigiama;
- Tenere la testa sollevata mentre si dorme.
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Quando l’apnea notturna è grave, però, risulta di fondamentale importanza rivolgersi ad uno pneumologo che potrebbe consigliare l’opzione di trattamento più efficace.
Come detto precedentemente il primo passo per porre rimedio è non sottovalutare il problema. L’esecuzione infatti di una polisonnografia permette la rapida diagnosi di eventuali patologie e di affrontare con l’ausilio di specialisti medici la problematica.
Trattamenti dell’apnea notturna
Esistono diversi trattamenti disponibili per gestire questa condizione. Ecco alcuni dei principali trattamenti delle apnee notturne:
Terapia del CPAP (Continuous Positive Airway Pressure): Il CPAP è uno dei trattamenti più comuni per l’apnea notturna. Coinvolge l’uso di un dispositivo che fornisce una pressione d’aria costante attraverso una maschera indossata sul naso o sul naso e la bocca. Questa pressione mantiene le vie aeree aperte durante il sonno, prevenendo le interruzioni della respirazione.
BiPAP (Bilevel Positive Airway Pressure): Questi sono dispositivi simili al CPAP, ma permettono di variare la pressione durante l’inspirazione e l’espirazione, adattandosi meglio alle esigenze individuali.
Dispositivi MAD: Questi dispositivi mantengono la posizione della mandibola e della lingua per mantenere le vie aeree aperte durante il sonno. Sono spesso utilizzati per l’apnea ostruttiva.
Terapia Posizionale: Nel caso di apnea posizionale il trattamento prevede di dormire in una posizione specifica, per aiutare a prevenire l’ostruzione delle vie aeree.
Interventi Chirurgici: In alcuni casi, potrebbero essere considerati interventi chirurgici per correggere anomalie anatomiche che contribuiscono all’apnea notturna, come tonsillectomia, adenoidectomia o interventi sul palato molle.
Terapia della Stimolazione Nervosa: Questo trattamento coinvolge l’uso di un dispositivo impiantabile che stimola il nervo ipoglosso per mantenere aperte le vie aeree durante il sonno.
Per ulteriori informazioni relative ai trattamenti dell’apnea notturna consulta il nostro articolo dedicato cliccando qui.
È importante sottolineare che il trattamento appropriato per l’apnea notturna deve essere personalizzato in base ai sintomi, alla gravità e alle specifiche esigenze di ogni individuo. La visita di un medico specializzato nel campo dei disturbi del sonno, di solito uno pneumologo esperto in disturbi respiratori del sonno, è essenziale per determinare il trattamento più adeguato.
Ulteriori informazioni per i pazienti affetti da apnee notturne
L’apnea notturna e i rischi per il guidatore
L’apnea notturna è una condizione che può influenzare la sicurezza stradale sia dei guidatori che di conseguenza degli altri. Le persone con apnea notturna possono essere più inclini a colpi di sonno e ad essere coinvolte in incidenti stradali a causa della sonnolenza diurna e delle difficoltà di concentrazione. Pertanto, per la propria sicurezza e quella degli altri chi sospetta di essere affetto da apnee notturne dovrebbero consultare medici specializzati per una valutazione clinica sulla loro situazione.
L’apnea notturna e rinnovo patente
L’apnea ostruttiva del sonno comportano anche una pessima qualità del sonno; pertanto molto spesso le persone affette da apnea notturna mostrano intensa sonnolenza diurna. Ciò espone le persone affette da apnee notturne a forti forti rischi. Chi è affetto da apnea notturna (OSAS) non verrà privato della patente ma cambierà solo la validità temporale del rinnovo. Di solito viene sottoposto a rinnovi di patente con una frequenza triennale. Tuttavia, ogni caso viene valutato individualmente e il rinnovo deve essere supportato da documentazione medica adeguata e prevede varie visite annuali.
Consulta il nostro articolo dedicato all’apnea notturna e la patente di guida cliccando qui per ulteriori informazioni.
Chi soffre di apnee notturne ha diritto all’ invalidità?
Le apnee notturne impediscono di riposare bene durante la notte. Pertanto chi è affetto da apnee notturne è soggetto a numerosi problemi durante il giorno come sonnolenza, cali di concentrazione sonnolenza, mal di testa frequenti. Pertanto chi è affetto da forme gravi di apnee notturne ha diritto all’invalidità. La legge stabilisce per i casi più gravi percentuali di invalidità sino al 40% di invalidità. Tuttavia, ogni caso viene valutato individualmente e deve essere supportato da documentazione medica adeguata da presentare presso la propria ASL.
Il riconoscimento all’invalida da diritto a poter usufruire dei dispositivi terapeutici gratuitamente (CPAP). Inoltre, si può anche diritto ad un bonus elettrico beneficiando di uno sconto sul costo dell’energia elettrica.
Cosa implicano le apnee notturne a lavoro
Le apnee notturne possono avere impatti significativi sul lavoro. Le persone con questa condizione possono sperimentare sonnolenza diurna, difficoltà di concentrazione e rischi di incidenti sul lavoro. Ciò può ridurre la performance, influenzare le relazioni e causare assenteismo. Tuttavia, un trattamento efficace, come l’uso di dispositivi CPAP, può migliorare la qualità del sonno e mitigare questi effetti. È importante comunicare con il datore di lavoro e, se necessario, prendere misure per garantire la sicurezza sul posto di lavoro.
Fonte e riferimenti
Sleep Apnea NHLBI. National heart, lung, blood and sleep disorders [NHLBI]
Sleep Apnea. Seema Khosla, MD and Imran Shaikh, MD – AASM Sleep Education [Sleep Education]
Obstructive Sleep Apnea Syndrome (OSAS). Review of the literature. Eva Azagra-Calero, Eduardo Espinar-Escalona, José M. Barrera-Mora, José M. Llamas-Carreras, Enrique Solano-Reina [PubMed]
Obstructive Sleep Apnea-a Perioperative Risk Factor. Philipp Fassbender, Frank Herbstreit, Matthias Eikermann, Helmut Teschler, Jürgen Peters [PubMed]
Articolo pubblicato il 27/04/2023 e aggiornato il 25/09/2023
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